Nel corso della giornata la temperatura del nostro corpo può raggiungere picchi più elevati, specialmente nel tardo pomeriggio e di sera. Questo processo avviene anche quando abbiamo la febbre con picchi giornalieri per poi tornare alla normalità, dando origine al sintomo conosciuto come “febbre intermittente”.
Che cos’è la febbre?
La temperatura corporea è regolata dall’ipotalamo, il nostro termostato interno, che la mantiene generalmente tra i 36 e i 37,2 gradi centigradi. Quando la temperatura aumenta in modo anomalo, possiamo parlare di febbre, una reazione naturale a malattie o infezioni.
È importante sottolineare che la febbre è un meccanismo di difesa dell’organismo e può essere utile nel combattere le infezioni, quindi, in condizioni normali non dovrebbe destare troppa preoccupazione. Generalmente la febbre si risolve in breve tempo, tuttavia, quando la temperatura sale oltre i 40° o dura per più di 4 giorni è importante ricevere un consulto medico.
Come si misura la febbre?
Non tutti sanno che a seconda del metodo utilizzato per misurare la propria temperatura il risultato può variare. Per questo motivo, ecco alcuni consigli utili per capire come misurarla al meglio.
La febbre si può misurare in diversi punti del corpo:
- Sotto l’ascella
- Per via orale
- Per via rettale
- Orecchio
- Fronte
A seconda della zona in cui scegliamo di misurarla si possono utilizzare:
- Un termometro elettronico o a liquido: il primo dà risultati più veloci e affidabili.
- Un dispositivo a scansione infrarossi (meno raccomandato): viene utilizzato per misurarla dalla fronte o vicino all’orecchio ma in modo meno accurato.
Perché la febbre sale e scende ad orari specifici?
Quando misuriamo la febbre bisogna tenere in considerazione la differenza di temperatura del nostro corpo durante la giornata: si può parlare di febbre quando supera i 37° al mattino o i 38° nel pomeriggio. Perché è necessario fare questa distinzione? La causa dell’oscillazione di temperatura è da attribuire alla produzione di cortisolo.
Cos’è il cortisolo? Si tratta di un ormone con effetto antinfiammatorio che viene prodotto dal nostro corpo in risposta a situazioni di stress, condizioni di caldo e freddo intense, traumi, sforzi fisici o malattie. Il rilascio di cortisolo segue il ritmo circadiano, ovvero il ritmo di 24 ore che determina i periodi di sonno e di veglia. É a causa di questa caratteristica che si manifestano gli sbalzi di temperatura corporea legati ai ritmi circadiani nella febbre: quando il livello di cortisolo nel nostro corpo è più alto (intorno alle 8 di mattina) la temperatura si abbassa, per poi risalire durante la giornata fino alla mezzanotte, quando il suo livello raggiunge il minimo.